Caratteristiche della prova finale

La prova finale consiste nella discussione di un elaborato predisposto dal candidato su un tema concordato con uno dei docenti del corso di laurea. I candidati dovranno dimostrare di aver raggiunto la capacità di affrontare una ricerca scientifica di base, facendo uso delle più opportune metodologie e mediante il ricorso a strumenti bibliografici aggiornati, oppure di saper portare a compimento procedure tecnico-operative applicate alla conoscenza, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale, accompagnando comunque l'elaborato con un testo scritto che ne motivi metodologia, fondatezza e aggiornamento.
In entrambi i casi i candidati dovranno dar prova di aver acquisito le competenze adeguate per ideare e sostenere argomentazioni e per risolvere specifici problemi nel proprio campo di studi.
La prova finale può essere redatta secondo le seguenti modalità: a) elaborato scritto di taglio saggistico; b) elaborato su supporto informatico che si configuri quale sistema o prodotto (sito web, cd, ecc.); c) elaborato di natura multimediale. Nel caso delle tipologie a) e b) l'elaborato deve comunque essere accompagnato da alcune pagine di testo che ne illustrino le motivazioni teoriche e/o scientifiche, la struttura, le modalità di esecuzione, i risultati prodotti e il contributo alla disciplina di riferimento.
Di norma l'elaborato della prova finale è redatto in lingua italiana. Il Comitato per la Didattica può autorizzare che la prova finale e la relativa discussione siano condotte in una delle altre lingue della Comunità Europea.
Alla prova finale sono attribuiti 9 CFU. Il punteggio di merito è espresso in 110 (centodecimi), con eventuale lode, ed è attribuito secondo precisi parametri: alla media ponderata delle votazioni conseguite dallo studente negli esami di profitto la commissione aggiunge il voto attribuito all'elaborato e alla discussione, giudicandone la completezza, la correttezza, la fondatezza e l'eventuale contributo di originalità.